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SIENA Arte e monumenti -
Palazzo Chigi-Zondadari La città di Siena, colpiva e colpisce ancora oggi per essere così meravigliosamente medievale, proprio in quel periodo presero corpo le imprese più ambiziose, praticamente si dette volto alla città. Rispetto a questo periodo così rigoglioso, l’architettura del secolo XVIII sembra quasi nascondersi o passare inosservata, eppure sono costruzioni piene di grazia, dalla struttura composta, serena.
Tra i numerosi edifici che si affacciano su Piazza del Campo, troviamo il Palazzo Chigi-Zondadari, la cui costruzione cominciò intorno al 1726, per volere del cardinale Antonio Felice Zondadari. Di famiglia senese ma residente a Roma, si recava spesso a Siena per cercare riposo nella sua villa di Ancaiano, a lui si deve la ricostruzione della chiesa di San Giorgio (nella quale risiedeva il Seminario arcivescovile) che riponeva in cattivo stato di conservazione. Lo studio del progetto del palazzo spetta all’architetto romano Antonio Valeri, la cui notorietà è legata alla partecipazione intorno al 1719 ad un concorso indetto dal Papa Clemente XI. Il concorso consisteva nel presentare un disegno per la fabbrica di una nuova sagrestia per la Basilica di San Pietro, in questa circostanza il Valeri rispetto a tutti gli altri candidati, presentò ben due progetti, ma con la morte del Papa il concorso venne interrotto. Secondo fonti storiche, nel gennaio del 1724 furono poste le prime fondamenta e intorno all’ottobre del 1726 si era già a metà dell’opera, ma nella direzione dei lavori compare un nuovo architetto, un certo Pietro Hustini, sulla cui origine romana alcuni storici hanno molti dubbi: tra le ipotesi, si pensa forse ad un francese recatosi a Roma per studiare questa arte e lì rimasto perché affascinato da essa. La costruzione del palazzo, uno dei più grandi della città, comportò non pochi problemi, dato che con la sua mole non doveva disturbare la fisionomia delle altre costruzioni (ricordiamo che tutti gli edifici di epoca trecentesca che si affacciano come quinte teatrali su piazza del Campo seguivano una precisa disposizione stabilita nel 1297). Il risultato raggiunto è tale che il palazzo è sì di grosse dimensioni ma dalla struttura semplice, si pone perfettamente accanto al Palazzo Sansedoni e di fianco al Palazzo Piccolomini.
Nella Biblioteca Comunale di Siena sono conservati i disegni del palazzo Chigi-Zondadari, si tratta di studi di piante e di particolari: fra questi disegni, ve ne sono però alcuni che si riferiscono ad un altro edificio, eretto nello stesso periodo per mano di uno dei più importanti architetti senesi del Settecento, Jacopo Franchini. Anche in questo caso, sorge il dubbio che quest’ultimo architetto possa aver preso parte alla costruzione del palazzo. Siena Online © Copyright 2005-2024 by SCG Business Consultig Sas di Giacomelli E. & C. (www.scgconsulting.com) |