Il Terzo di Camollia – le vie principali
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Il Terzo di Camollia, lungo le sue arterie principali (Via Banchi di Sopra, Via dei Montanini e Via Camollia), si caratterizza per la presenza di antiche chiese, palazzi signorili, testimoniando una Siena nobile, aristocratica ma nello stesso tempo popolare, perchè parte di questo quartiere con il rione di Ovile e quello di Fontebranda fu abitato da generazioni di tintori e lanaioli.
L’itinerario che porta alla scoperta del Terzo di Camollia, inizia da Piazza Indipendenza di epoca ottocentesca, dove sorgono il medievale palazzo Ballati, l’Accademia dei Rozzi del 1531 e annesso il Teatro omonimo. Dal lato sinistro della piazza, si accede a via Diacceto e si entra nel rione di Santa Caterina poi si scende in Fontebranda attraverso Via Galluzza, suggestiva strada medievale, la quale nella parte iniziale si caratterizza di otto archetti di controspinta. Il rione prende nome dalla fonte medievale posta nella parte più bassa della strada; Fonte Branda, è forse la più famosa e più antica fonte senese (1081), ristrutturata da Giovanni di Stefano nel 1246.
Dalla Fonte Branda ci si immette nella Via di Santa Caterina, nella quale vi è la chiesa omonima, divenuta Oratorio della Nobile Contrada dell’Oca, più avanti si arriva al Santuario e Casa di Santa Caterina. Da qui, ci si immette a sinistra in Via della Sapienza che giunge alla piazza san Domenico dove sorge la grande Basilica omonima, che domina la vallata di Fontebranda. Il nome della via, fa riferimento alla “Casa della Sapienza” dell’Università che fino al secolo XIX ebbe sede nel palazzo dove oggi si trova la Biblioteca Comunale.
Da via della Sapienza si continua per via delle Terme, dove si trova la chiesa di San Pellegrino, da qui prendendo per il vicolo della Rosa, si taglia via dei Termini, per poi giungere a Piazza Tolomei, nel cuore di Via Banchi di Sopra, considerato il “corso” dei senesi. Nella piazza è possibile ammirare l’omonimo Palazzo il più antico edificio privato di Siena. La via dei Banchi di Sopra corrisponde al tratto centrale dell’antica via Francigena, con Via dei Banchi di Sotto, rappresenta la strada più elegante della Siena medievale, si possono infatti ammirare importanti edifici come il palazzo Gori-Pannilini, sede del Grand Hotel Continental, il cinquecentesco palazzo Bichi Ruspoli, il palazzo Spannocchi, elegante struttura rinascimentale, il palazzo Tantucci del 1548, sullo sfondo della piazza il trecentesco palazzo Salimbeni. Dopo piazza Salimbeni, ci si immette in Via dei Montanini, subito sulla sinistra si trova la chiesa romanica di Sant’Andrea al cui interno sono conservate opere di scuola senese. Proseguendo per questa via, si incontrano una serie di palazzi signorili, il palazzo Ottieni della Ciaia del XV secolo, il cinquecentesco palazzo Turamini (poi Grisaldi del Taja), fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria delle Nevi del 1471.
Proseguendo per via dei Montanini ci si immette in Via di Camollia, uno dei più antichi segmenti urbani della via Francigena e cuore della contrada dell’Istrice. Lungo la via si trova la chiesa di san Pietro alla Magione, sorta come ospizio per i pellegrini, fondata dai Templari, di fronte si trova la casa dell’architetto e pittore Baldassarre Peruzzi, mentre sulla destra la medievale chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, Oratorio della Contrada Sovrana dell’Istrice. Poco più avanti, al termine della via l’imponente Porta camollia realizzata nel XIII secolo e ricostruita nel 1604.