San Quirico d’Orcia è un antico borgo di origine etrusca, posto su una collina al confine tra la Valle dell’Asso e la
Valle d’Orcia. L’intero borgo medievale è rimasto intatto negli anni, con le mura quattrocentesche orlate da 14 torri.
L’attuale via Dante Alighieri corrisponde all’antica via
Francigena o Romea, lungo la quale si incontra la splendida
Chiesa Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, eretta nel XII secolo, nel luogo in cui precedentemente c’era una pieve romanica, si caratterizza di due maestosi portali romanici decorati da bassorilievi e sculture, all’interno si conserva un prezioso coro ligneo intarsiato, realizzato dal senese Antonio Barili e un trittico ligneo attribuito a Sano di Pietro, che raffigura una Madonna col Bambino in trono e quattro santi.
Adiacente alla Collegiata si trova il
Palazzo Chigi-Zondadari del XVII secolo, edificio dall’aspetto molto elegante con pitture murali di scuola romana. A fianco l’ex
Palazzo Pretorio oggi sede del Centro accoglienza del Parco della Val d’Orcia.
Proseguendo lungo il Corso si arriva alla
Piazza della Libertà, dove vi si affaccia la
Chiesa di San Francesco che conserva una statua della Madonna di Andrea della Robbia, dalla piazza si giunge agli
Horti Leonini, giardini all’italiana del Cinquecento, il cui nome ricorda quello del proprietario Diomede Leoni, nella parte alta dei giardini si trovano i resti della
Torre del Cassero, distrutta in parte durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Molto suggestiva è
Via Poliziano con le sue tipiche casette medievali, che conduce alla
Porta dei Cappuccini, una grossa torre merlata.
Vale la pena visitare San Quirico, non solo per ammirare le sue bellezze artistiche e naturali, ma anche per gustare un piatto tipico di questa zona “i pici” o “pinci”, si tratta di uno spaghettone di farina e acqua, che viene preparato in casa, condito con aglio e pane raffermo saltato in padella.