San Gimignano, località in provincia di Siena, sorge sui colli della Val d’Elsa, è nota per le sue torri inconfondibili e visibili fin da lontano, si sviluppò fra il IX e il XII secolo all’incrocio tra la via Francigena e la via Pisana.
San Gimignano
Nel periodo tra III-II secolo a. C. fu abitata dagli Etruschi, intorno al X secolo fu salvata dalle scorribande barbariche di Totila, dal Vescovo di Modena
San Gimignano – al quale deve il nome – vissuto nel V secolo d. C., che apparse miracolosamente in cima alle mura del borgo.
Nel 1119 divenne libero comune, retto prima da Consoli poi da un Podestà, la terribile peste del 1348 provocò una grave crisi del paese costringendolo alla sottomissione a Firenze.
La costruzione della cinta muraria, risale al 1251, intorno alla metà del secolo vennero innalzate anche le prime Torri, oggi ne sono presenti 15 ma anticamente erano 72.
Il centro è facilmente visitabile, da
Porta San Giovanni ci si immette nella via omonima, costellata da splendidi edifici di epoca due-trecentesca e si arriva in
Piazza della Cisterna, così chiamata per la presenza di una cisterna che garantiva l’acqua a tutto il paese, di forma ottagonale fu costruita nel 1273.
Da Piazza della Cisterna si raggiunge
Piazza del Duomo, centro del potere religioso e politico con la presenza di
Palazzo del Popolo o
Palazzo Nuovo del Podestà, oggi sede del Comune di San Gimignano, costruito nel duecento è dominato dalla possente “Torre Grossa” eretta nel 1311 alta 54 metri, visitabile passando dal
Museo Civico ospitato all’interno del Palazzo, che conserva dipinti della scuola fiorentina e senese del Duecento e opere del Quattrocento di Pinturicchio, Filippino Lippi e Benozzo Gozzoli.
Il Palazzo nella parte esterna è definito da un coronamento a merli aggiunto nell’Ottocento e da un ballatoio con parapetto chiamato “arengo”.
Il
Duomo o Chiesa Collegiata, è un edificio romanico dedicato a Santa Maria Assunta, nel 1460 fu ampliato su disegno di Giuliano da Maiano. All’interno è strutturato su tre navate, presenta un ciclo di affreschi della metà del Trecento di scuola senese e conserva in buono stato affreschi del Ghirlandaio con “Storie di Santa Fina” nella Cappella omonima e sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano.
Da
Porta San Matteo, percorrendo la via Cellolese si arriva alla
Chiesa di Sant’Agostino, in stile romanico-gotico, l’interno è ad una navata con tetto a capriate e tre absidi ogivali. Intorno al 1450 venne costruito il chiostro su commissione di Frà Domenico Strambi.
Di notevole impatto è il dipinto sull’altare maggiore del Pollaiolo, che raffigura “l’Incoronazione della Vergine con Santi” del 1483 e un ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, nella Cappella Maggiore con episodi della “Vita di Sant’Agostino”, eseguito nel 1464-65. Tra le chiese minori ricordiamo, la Chiesa di Santo Bartolo, la Chiesa di San Jacopo, la Chiesa di San Piero e di San Lorenzo in Ponte. Da non tralasciare sono il
Museo d’Arte Sacra che comprende vari oggetti di grande pregio come tele, tavole e frammenti lapidei provenienti da conventi o chiese o dalla Collegiata e il
Museo Archeologico nel quale sono raccolti reperti etruschi, romani e medioevali provenienti da scavi nel territorio del comune di San Gimignano.
Rimasto intatto negli anni, questo borgo permette a tutti coloro che lo visitano di fare un affascinante viaggio indietro nel tempo, conosciuto anche per una buona tradizione culinaria con prodotti tipici e di qualità come i salumi o le verdure sott’olio il tutto accompagnato da eccellenti vini, qui si produce il Vin Santo, la Vernaccia di San Gimignano, il Rosso e il Rosato di San Gimignano, tutti vini di qualità certificati dalla Doc.