Via di Città è la strada più elegante e solenne di Siena perché fiancheggiata da austeri palazzi medioevali, tra questi troviamo il trecentesco Palazzo Chigi-Saracini ed attualmente sede della prestigiosa Accademia Musicale Chigiana, istituita nel 1932.
Siena - Palazzo Chigi
Il palazzo fu costruito dalla potente famiglia ghibellina dei Marescotti verso la metà del XII secolo, la quale vi eresse la massiccia torre in pietra, nelle trifore della facciata è ancora oggi visibile lo stemma della famiglia: un’aquila con le ali spiegate. Anticamente il palazzo, prima che venisse costruito il Palazzo Pubblico, fu sede del Consiglio della Repubblica di Siena ed è diviso su due piani: il primo in pietra e il secondo in mattoni, caratterizzato da due ordini di trifore.
Nel 1506 venne acquistato dai Piccolomini-Mandoli, una delle famiglie nobili più importanti della città, i quali apportarono al palazzo delle modifiche (sia nella struttura che nella decorazione) conferendogli un aspetto rinascimentale; nel 1770 passò alla famiglia Saracini e, su commissione di Marcantonio Saracini, la facciata fu ampliata piegandosi lungo la curva della strada. I lavori di ristrutturazione vennero portati a termine nel 1824 dal figlio Galgano Saracini, grazie al quale il palazzo, nelle sue splendide sale, si arricchisce della sua importante collezione di opere d’arte, ben oltre dodici mila pezzi. Nel 1806 ad opera dello stesso Galgano venne inaugurato il museo, allestito all’interno del palazzo gotico ed aperto al pubblico degli appassionati di arte e degli allievi dell’Istituto di Belle Arti. Nel 1877, quando la famiglia Saracini si estinse, il palazzo venne ereditato dai Chigi.
L’ultimo proprietario del palazzo fu il Conte Guido Chigi Saracini, che ne ordinò una nuova ristrutturazione incaricandovi l’architetto Arturo Viligiardi. Nel 1932, per volontà del Conte, venne qui istituita l’Accademia Musicale Chigiana, centro internazionale per il perfezionamento degli studi musicali. Il successo dell’Accademia fu subito grande, la fama della Chigiana si sparse in tutto il mondo, richiamando nella città importanti musicisti che affiancheranno il Conte Chigi Saracini nella creazione dei corsi (fra tutti ricordiamo Alfredo Casella, il quale aiutò il Conte proprio nel momento della nascita, dell’ideazione dell’Accademia), da cui sono usciti artisti come Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Carlo Maria Giulini, ecc.
Dal 1923, all’interno della Sala dei Concerti in stile rococò, si tiene una prestigiosa stagione di concerti invernali denominata dal motto della famiglia Chigi “Micat in Vertice”; nel 1939 fu creato il Festival “Settimana Musicale Senese” attraverso il quale si è riscoperta la musica di Antonio Vivaldi. Nel 1961 l’Accademia Musicale Chigiana diviene una Fondazione grazie al lascito di tutto il patrimonio del Conte che ancora oggi, dopo la sua morte avvenuta nel 1965, gli permette di vivere insieme ai finanziamenti da parte di vari enti come: la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la Banca Monte dei Paschi di Siena, sponsor di molti concerti.
L’Accademia al suo interno conserva la vastissima collezione di opere d’arte appartenenti ai maggiori artisti della pittura italiana, in particolar modo senese, tra cui ricordiamo il Sassetta, il Sodoma, il Beccafumi, il Botticelli, e comprende: molte sculture, oggetti in avorio, in porcellana, in argento e una raccolta di ceramiche risalenti a scuole italiane del Cinquecento-Settecento. L’Accademia Chigiana possiede inoltre una Biblioteca sia letteraria che musicale, la quale comprende circa 70.000 volumi, ricca di edizioni rare, di autografi, manoscritti di varie epoche e una bella Collezione di strumenti musicali soprattutto ad arco (allestita in tre sale dotate di vetrine di sicurezza e di climatizzazione).
Attualmente il direttore artistico è il maestro Aldo Bennici.